mercoledì 29 gennaio 2014

Medusa n.6 - Febbraio 2014

E' giunto finalmente il tempo del primo risveglio, della Terra e di qualche animale. Anticamente si pensava che il primo febbraio, giorno sacro a Brigit, l'orso si svegliasse dal proprio letargo per dare uno sguardo in giro. Se vedeva la propria ombra significava che ci sarebbero stati altri 40 giorni di freddo e quindi si rintanava di nuovo nella sua grotta per un ulteriore pisolino. Se invece non vedeva alcuna ombra, voleva dire che il freddo e il gelo erano ormai prossimi alla loro fine e lui poteva tranquillamente stiracchiarsi e sbadigliare al nuovo mesto tepore pre-rpimaverile.

Questa leggenda, in cui l'animale totemico della Dea Bianca (in questo caso Brigit) si manifesta preannunciando eventi meteorologici, si é enormemente trasformata nei secoli e oggi la possiamo ritrovare nella lontanissima cittadina di Punxsutawney, in Pennsylvania, dove un'improbabile marmotta, chiamata affettuosamente Phil dalla gente del luogo, ha preso il posto lasciato secoli addietro dall'orso e ogni anno viene organizzata in suo onore una mastodontica festa che ha inizio alle prime luci dell'alba. Se Phil vede la propria ombra... ahimè! Il freddo non ci abbandonerà.

Ebbene, tutto questo preambolo é per inaugurare il nuovo numero di Medusa di febbraio, in cui l'equilibrio tra gelo e tepore, tra luce e ombra é il mood trasportante.

Buona lettura a tutti voi!


Medusa n.6 - feb 2014

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